Degustando tradizione

Chi non apprezza un buon calice di vino? Con l’arrivo dell’autunno e della stagione più fredda ritorna in voga anche uno strutturato vino rosso, ad accompagnare i bianchi e le bollicine che hanno fatto compagnia ai più durante il caldo dell’estate grazie alla loro tipica freschezza e leggerezza.

Ma si sa, c’è vino e vino e non sempre è facile scegliere quello giusto, che rispecchi gusti e qualità. Perché dietro a un semplice calice c’è una storia, una cultura e un’infinità di processi specifici che attribuiscono alla bottiglia tutti i suoi valori e sapori.

Andare ad assaporare i vini piemontesi facendo ad esempio una degustazione vini a cuneo permette sicuramente di evitare il rischio di dedicare il proprio tempo a dei prodotti non eccelsi, ma di vivere invece un’esperienza a tutto tondo nel mondo dell’enologia.

L’esperienza in cantina coinvolge tutti e cinque i sensi. Questa infatti generalmente non parte direttamente dalla tavola, ma dai campi dove l’uva viene coltivata. Ogni cantina e ogni tipologia di vino rispetta un processo a se stante, mantenendo delle specifiche differenze in termini di terreno, esposizione e lavorazione in seguito. Dal campo si passa alle botti e solo infine alla tavola, dove si può finalmente sentire i sapori e gli odori dei prodotti presentati, degustandoli a fondo nelle loro differenze.

L’esperienza enogastronomica spesso propone anche abbinamenti tipici con i prodotti del territorio che meglio si sposano con ogni specifica bottiglia.

Si tratta di un’esperienza da cui si esce non solo rilassati e divertiti, ma anche sicuramente arricchiti ad un livello prettamente culturale.

Il mondo dell’enologia è sicuramente uno dei più grandi patrimoni del nostro Paese, che racchiude non soltanto un’infinità di sapori, ma anche di cultura e traduzione che risale indietro nel tempo di tantissimi anni e porta con sé una parte della nostra storia.